IL PARCO NAZIONALE DI KARKONOSZE
Anche d'inverno il Parco Nazionale di Karkonosze offre ai visitatori panorami mozzafiato con le sue magie di ghiaccio.
Il Parco si trova sul confine tra Polonia e Repubblica Ceca e i sentieri passano da uno Stato all'altro senza alcun problema di dogana per i turisti.
In località Jakuszyce si trova il grande centro per lo sci da fondo dove si svolgono gare internazionali (www.bieg-piastow.pl oppure www.euroloppet.com).

Numero giorni consigliati per l'itinerario: 2-3.

Base del viaggio: Karpacz.

Località: Karpacz, Parco di Karkonosze, Szklarska Poreba, Jelenia Gora.

IL PARCO NAZIONALE DI KARKONOSZE
Sembrano figure uscite dalle mani esperte di uno scultore fantasioso o le quinte di un film di fantascienza. Invece sono forme naturali modellate dalla galaverna: un fenomeno molto frequente nel Parco Nazionale dei Monti Karkonosze.
Ai piedi delle montagne, nella tranquilla cittadina di Szklarska Poreba, spesso si ignora quello che sta accadendo in quota, dove un microclima molto singolare permette la formazione di silhouette bizzarre, a volte difficili da immaginare senza averle mai viste ad occhio nudo.
Benvenuti nell'Artico in provetta, com'è soprannominato questo parco che con 5573 ettari di superficie nella catena montuosa dei Monti Sudeti, tra la Polonia e la Repubblica Ceca, forma la Riserva Bilaterale della Biosfera di Karkonosze.
Un'iniziativa nata nel 1959 con lo scopo di proteggere quest'area fatta d'alture dalle sommità arrotondate o pianeggianti, ricche di depressioni post glaciali, rupi dalle forme strane e ruscelli che nel loro percorso inventano pittoresche cascate.
Sulla cima di Szrenica, alta soli 1362 metri, l'inverno è caratterizzato da un fenomeno atmosferico raro e curioso che gli esperti climatologi della vicina città di Breslavia studiano regolarmente tutti gli anni.
Lo spettacolo bianco, che dà veramente la sensazione di trovarsi in una favola, è causato dall'effetto della brina e della galaverna insieme, che qui trovano le condizioni ideali, posandosi su qualsiasi oggetto all'esterno, per tramutarlo in un'opera la cui forma dipende dal vento. Le gocce congelate di nebbia (la galaverna), che si formano con la temperatura sotto zero, generano pittoresche strisce orizzontali attaccate a tutto ciò che rimane all'aperto.
E' come se a case, lampioni, antenne, sedili della seggiovia, staccionate e rami d'albero, fossero attaccate ombre di ghiaccio sospese nell'aria.

Al contrario della brina che si forma quando il tempo è sereno, con assenza di vento e di nebbia, dando l'impressione di una spessa barba bianca posta uniformemente attorno agli oggetti, la galaverna segue la direzione del vento e può raggiungere anche più di un metro di lunghezza e pesare da dieci a venti chili causando a volte molti danni, rompendo cavi e alberi.
Questo fenomeno è molto frequente sulla cima di Szrenica, specialmente da dicembre a febbraio (ma può capitare anche in giugno o luglio) e si può osservare mediamente per 148 giorni l'anno (considerando che sono più di 260 i giorni con la nebbia).

E' solo dopo l'arrivo della seggiovia al rifugio Szrenica, che si può assistere pienamente ad uno spettacolo naturale con repliche sempre diverse.
Oltre alle strane forme ghiacciate che si possono ammirare, la vista dalla sommità si estende dai fondovalle verdi e senza neve fino ai pianori bianchissimi del versante della Repubblica Ceca.



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